Fuerteventura Incontaminata: Esplorando l’Isola tra Mare, Storia e Avventura
- danielaraucci
- 1 ott 2024
- Tempo di lettura: 4 min

Fuerteventura è un’isola di contrasti, dove si può vivere un’esperienza autentica, lontano dal turismo di massa. Tra spiagge selvagge, vulcani millenari e borghi di pescatori, ogni angolo racconta la sua storia, immerso in una natura straordinaria e senza tempo.
Il nostro viaggio a Fuerteventura inizia con l’emozione di scoprire un’isola dalla bellezza primordiale, un luogo dove il vento scolpisce le dune e il mare racconta storie antiche. La prima tappa è Playa Sotavento, un angolo di paradiso dove ci sentiamo subito avvolti dalla natura selvaggia. Qui, tra dune dorate e l’azzurro dell’oceano, troviamo rifugio in una struttura immersa nella natura, lontana da ogni costruzione artificiale. Passeggiare lungo la costa significa immergersi in un ecosistema vibrante, popolato da uccelli marini e dalla vegetazione resistente che punteggia il litorale. Il silenzio è rotto solo dal suono del vento e dal richiamo dei gabbiani, regalando la sensazione di essere in un deserto baciato dal mare, un angolo di mondo ancora incontaminato.
Dopo una giornata trascorsa tra lunghe passeggiate e il fascino ipnotico delle maree, decidiamo di concludere la serata al Mirador de Sotavento. Questo ristorante, situato in cima a una scogliera, regala una vista spettacolare con la luce del tramonto. Mentre il cielo si tinge di rosso, assaporiamo piatti tipici locali, lasciandoci conquistare dai sapori intensi e autentici dell’isola. La cucina di Fuerteventura è un mix di influenze africane e spagnole, con il celebre formaggio Majorero e le papas arrugadas con mojo tra le specialità imperdibili.
Dopo cena, l’avventura continua con un’esperienza che ci avvicina all’universo: la visita al Mirador Astronomico di Sicasumbre. Attraverso un sentiero che conduce sulla cima di un antico vulcano, raggiungiamo un punto panoramico privo di inquinamento luminoso. Le Canarie sono tra i migliori luoghi al mondo per l’osservazione delle stelle, grazie al loro clima secco e alla limpidezza dell’atmosfera. Qui, le antiche popolazioni indigene credevano che il cielo fosse abitato da divinità, e guardando la Via Lattea in tutta la sua grandezza, è facile comprendere perché.

Il giorno seguente, ci rimettiamo in viaggio verso nord, attraversando la zona di Betancuria, il primo insediamento europeo dell’isola, fondato nel XV secolo dal conquistador normanno Jean de Béthencourt. Il paesaggio intorno a noi cambia drasticamente: le montagne brulle si stagliano contro il cielo, mentre la strada serpeggia tra vallate rossastre e cactus solitari. Arrivati a Betancuria, ci immergiamo in un’atmosfera eccentrica. Le stradine acciottolate, le case bianche e le piccole botteghe artigianali ci riportano a un’epoca lontana. Decidiamo di fermarci a La Casa Santa Maria, un ristorante ospitato in un edificio storico con un incantevole giardino interno, dove assaporiamo piatti che raccontano la storia gastronomica dell’isola. Proseguendo il nostro viaggio, ci dirigiamo verso la costa fino a El Cotillo, un villaggio di pescatori dal fascino mediterraneo. Le case bianche si riflettono nel mare di un blu intenso, evocando atmosfere mediterranee. Lungo le stradine si respira il profumo del pesce alla brace, mentre esploriamo i negozi di artigianato locale. Da qui, decidiamo di percorrere la costa fino al Faro de Tostón, attraversando piccole spiagge nascoste e quasi deserte. La serata si conclude con una cena romantica da Canario La Vaca Azul, dove assaggiamo il miglior polpo mai assaggiato, una vera delizia. Proprio davanti al ristorante, incontriamo un artista che dipinge su pezzi di legno di recupero i paesaggi di El Cotillo: un ricordo perfetto di questa giornata meravigliosa.

Per esplorare l’anima più selvaggia dell’isola, noleggiamo due e-bike e, guidati da un esperto, percorriamo quasi 50 km tra paesaggi incredibili. Partendo da Corralejo, con il suo mix di vita notturna e cultura surf, ci addentriamo nell’entroterra verso il vulcano Bayuyu e il maestoso Calderón Hondo. Il sentiero ci porta tra distese laviche e formazioni geologiche spettacolari, testimoni delle antiche eruzioni che hanno modellato l’isola milioni di anni fa. Il Calderón Hondo, situato nei pressi di Lajares, è uno dei vulcani meglio conservati di Fuerteventura. Con il suo cratere profondo circa 70 metri, offre una vista spettacolare su tutta la regione settentrionale dell’isola. Durante la salita, siamo circondati da un paesaggio lunare e, una volta in cima, possiamo osservare l’oceano e persino intravedere Lanzarote nelle giornate più limpide. Qui, facciamo un incontro particolare: gli scoiattoli di terra berberi, piccoli roditori originari del Nord Africa, introdotti sull’isola negli anni ’60. Curiosi e vivaci, si avvicinano senza timore, attratti dalla presenza dei visitatori, ma è importante ricordare di non alimentarli per preservare l’equilibrio naturale dell’isola.
Attraversiamo il letto di un fiume in secca, pedalando attraverso un deserto infinito sotto le pendici dei vulcani, fino a raggiungere il mare. Lungo il percorso, incontriamo piccole comunità di pescatori e ci immergiamo nella vibrante cultura del surf di Fuerteventura, dove le onde attirano appassionati da tutto il mondo. La nostra ultima tappa è Pop Corn Beach, una spiaggia unica il cui arenile è formato da coralli bianchi che assomigliano a popcorn, creando un paesaggio surreale. Dopo aver camminato tra le dune dorate di Corralejo, ci dirigiamo verso il nostro appartamento vicino al borgo di Tindaya. Questa zona è avvolta da un’aura di mistero, legata alla leggenda dei podomorfos – impronte di piedi scolpite nella roccia dagli antichi aborigeni, probabilmente segni rituali legati al culto della montagna sacra. A pochi chilometri, scopriamo una delle spiagge più belle e sconosciute dell’isola, frequentata quasi esclusivamente dai locali. Qui, al calar del sole, assistiamo a tramonti che tingono l’oceano di mille sfumature dorate, lasciandoci un ultimo, indelebile ricordo di questa terra selvaggia e straordinaria.
Fuerteventura non è solo un’isola da visitare, ma un luogo da vivere, un’esperienza che ti entra nel cuore. Tra natura incontaminata, storia antica e cieli infiniti, ci insegna a rallentare e a riscoprire la bellezza autentica del mondo.